Ora che è ufficialmente finito da un pezzo e a tutte le longitudini posso dirlo: il 2011 è stato l’anno più bello della mia vita.
Non pensavo, già solo per il fatto che con il numero 11 e con i suoi multipli ho sempre avuto un rapporto controverso. Invece è trascorso bene e terminato in gloria. Ho partorito un figlio sano e tante idee creative che non immaginavo neppure di avere.
Quando è iniziato sapevo di essere incinta da poche ore e mi sono sentita subito male. Così sono stata costretta a fermarmi e a iniziare un percorso di riflessione personale che ha dato dei frutti meravigliosi.
Il 2011 ha segnato una svolta anche perché, tra una meditazione e un’altra, è iniziato in me un processo di smantellamento del sommo muro di cinismo che mi si era cementato e consolidato dentro da dieci anni a questa parte. Non avrei mai pensato che fosse ancora possibile per me vedere il mondo tinto di rosa, eppure è successo. Mi auguro soltanto che questa mia evoluzione verso l’ammorbidimento non sia facilmente reversibile.
Insomma, il 2011 per me è stato un anno di grandi regali che la Vita mi ha concesso, e per questo ringrazio tutti i giorni.
Il 2012 si prospetta già meno roseo, non fosse altro perché si è annunciato con un bel casino familiare e proseguirà con il mio inevitabile rientro al lavoro, che non è bello.
But nevermind, durerà poco: a dicembre non finisce tutto??
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