Poi non si dica che gli italiani sono gli unici evasori di tasse, perché giuro non è così.
Vi racconto questa.
Per quanto poco mi piaccia lasciare soldi abroad, con la crisi che abbiamo in Italia, ogni anno, quando sono al mare, faccio un saltino in Francia (a Nizza) e vado a rifornirmi di medicinali omeopatici per tutta la famiglia. Chissà perché, lì costano da un mezzo a un terzo di quanto vengono da noi.Così lo scorso agosto, ho fatto rifornimento per la seconda volta nella stessa farmacia e sono uscita talmente carica di borse che a momenti i gestori mi srotolavano il tappeto rosso. Mi hanno riempito di campioncini e gadget e hanno persino regalato una simil-barbie a mia figlia.
Prima che li lasciassi per rimpatriare, mi hanno spiegato, in modo molto friendly, che, contattandoli via mail, avrei potuto anche fare un ordine online. Bastava scrivere l’elenco dei desiderata, attendere che mi formulassero il preventivo e, avvenuto il pagamento con la carta di credito, loro avrebbero provveduto a spedire il pacco.
Così un paio di settimane fa, verificato che con gli omeopatici ero quasi alla frutta (mamma mia che stagione quest’anno… influenza pressoché perenne), mi sono decisa e ho scritto la mia bella mail con l’ordine.Mi hanno risposto in breve con un’unica cifra complessiva, senza scorporarla in voci, e questo mi è piaciuto poco. Ma considerando che in Italia avrei speso comunque di più, alla fine ho accettato e pagato.
Il pacco è arrivato. Tutto perfetto, non mancava niente. Beh, non c’era neanche un campioncino omaggio dentro, ma non formalizziamoci.
Solo che, - ho controllato e ricontrollato, - qualcosa non quadrava. Non c’era traccia di scontrino, né di fattura. E pensare che nella mail avevo indicato il mio codice fiscale a caratteri cubitali. Se non altro perché avrei piacere di scalarmi la quota dal 730, l’anno prossimo…
Morale: ho scritto una nuova mail. Ho richiesto lo scontrino esplicitamente, ripetendo il mio codice fiscale. Sono passati alcuni giorni e non è successo nulla. Nessun contatto. Nessuno scontrino. Nessuna fattura. Tutti spariti. Alla faccia della nostra friendship.
Sedotta e abbandonata.
Non ho idea di come loro, in Francia, riusciranno (se riusciranno) a giustificare il mio trasferimento di denaro presso le loro casse, né la cosa mi cale.
Ma che non si dica che solo gli italiani sono imbroglioni perché oggi prendo a sberle qualcuno.
Per fortuna Nizza è strapiena di farmacie.
giovedì 18 aprile 2013
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Informazioni personali
- Elena Genero Santoro
- Sono nata a Torino nel 1975 dove ancora risiedo e lavoro. Ho pubblicato qualche romanzo e ogni tanto condivido sul blog i miei pensieri.