giovedì 18 aprile 2013

Evasori abroad

Poi non si dica che gli italiani sono gli unici evasori di tasse, perché giuro non è così.
Vi racconto questa.
Per quanto poco mi piaccia lasciare soldi abroad, con la crisi che abbiamo in Italia, ogni anno, quando sono al mare, faccio un saltino in Francia (a Nizza) e vado a rifornirmi di medicinali omeopatici per tutta la famiglia. Chissà perché, lì costano da un mezzo a un terzo di quanto vengono da noi.Così lo scorso agosto, ho fatto rifornimento per la seconda volta nella stessa farmacia e sono uscita talmente carica di borse che a momenti i gestori mi srotolavano il tappeto rosso. Mi hanno riempito di campioncini e gadget e hanno persino regalato una simil-barbie a mia figlia.
Prima che li lasciassi per rimpatriare, mi hanno spiegato, in modo molto friendly, che, contattandoli via mail, avrei potuto anche fare un ordine online. Bastava scrivere l’elenco dei desiderata, attendere che mi formulassero il preventivo e, avvenuto il pagamento con la carta di credito, loro avrebbero provveduto a spedire il pacco.
Così un paio di settimane fa, verificato che con gli omeopatici ero quasi alla frutta (mamma mia che stagione quest’anno… influenza pressoché perenne), mi sono decisa e ho scritto la mia bella mail con l’ordine.Mi hanno risposto in breve con un’unica cifra complessiva, senza scorporarla in voci, e questo mi è piaciuto poco. Ma considerando che in Italia avrei speso comunque di più, alla fine ho accettato e pagato.
Il pacco è arrivato. Tutto perfetto, non mancava niente. Beh, non c’era neanche un campioncino omaggio dentro, ma non formalizziamoci.
Solo che, - ho controllato e ricontrollato, - qualcosa non quadrava. Non c’era traccia di scontrino, né di fattura.  E pensare che nella mail avevo indicato il mio codice fiscale a caratteri cubitali. Se non altro perché avrei piacere di scalarmi la quota dal 730, l’anno prossimo…
Morale: ho scritto una nuova mail. Ho richiesto lo scontrino esplicitamente, ripetendo il mio codice fiscale. Sono passati alcuni giorni e non è successo nulla. Nessun contatto. Nessuno scontrino. Nessuna fattura. Tutti spariti. Alla faccia della nostra friendship.
Sedotta e abbandonata.
Non ho idea di come loro, in Francia, riusciranno (se riusciranno) a giustificare il mio trasferimento di denaro presso le loro casse, né la cosa mi cale.
Ma che non si dica che solo gli italiani sono imbroglioni perché oggi prendo a sberle qualcuno.
Per fortuna Nizza è strapiena di farmacie.

Un errore di gioventù

Un errore di gioventù
Futura è incinta per la seconda volta e a Patrick sembra che il loro mondo sia perfetto, ma una notizia dal passato potrebbe scombinare tutto. Patrick infatti viene contattato da una sua ex, Arlene, che gli confessa di avere una figlia quasi adolescente, che potrebbe essere sua. Lui però non ha il coraggio di rivelarlo alla moglie.

L'occasione di una vita

L'occasione di una vita
Tre donne, tre occasioni per cambiare la propria vita. A Londra Futura rimane inaspettatamente incinta, ma Patrick inizialmente non è disposto ad accettare l'idea di diventare padre. Tra i due conviventi scende a lungo il gelo, finché il ragazzo, intenerito dall'ecografia del piccolo, decide di rivedere le proprie posizioni. Non fa in tempo però a manifestare le sue intenzioni che Futura perde il bambino e in conseguenza di ciò decide di allontanarsi, non essendosi sentita sufficientemente amata e capita durante la pur breve gestazione. A Torino Massimo e Ljuda, sposati e con due bambini, si dividono tra lavori part-time e la gestione della Casa di Accoglienza, struttura che si occupa di ospitare donne vittime di violenza che tentano di rimettere insiemi i cocci della loro vita. Ljuda però non è felice, le pesa la perenne carenza di soldi e decide, senza il benestare del marito, di partecipare al Reality più famoso d'Italia, dove è stata scritturata come concorrente, per dare una svolta alla sua esistenza.

Perché ne sono innamorata

Perché ne sono innamorata
Quanti modi ci sono per innamorarsi? E quanti per esprimere l’amore? Come inizia una storia duratura? La sognatrice Manuela, l’introversa e concreta Futura, la tenace Ljuda e la rassegnata Martina sono alle prese, rispettivamente, ma non sempre biunivocamente, con un promesso sposo altrui e inaffidabile, un ragazzo affascinante ma affetto da una patologia genetica, un seminarista e un fidanzato arrogante e violento. Impareranno, a loro spese, a discernere le relazioni sane da quelle malate.

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Sono nata a Torino nel 1975 dove ancora risiedo e lavoro. Ho pubblicato qualche romanzo e ogni tanto condivido sul blog i miei pensieri.